PALAZZO MADAMA

Il complesso architettonico di Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja è un vero e proprio connubio tra arte antica, medievale, barocca e neoclassica; duemila anni di storia, unico nel suo genere.

Anch’esso è parte delle Residenze Sabaude, patrimonio dell’UNESCO, e ha origini piuttosto antiche;sorge infatti sull’antica Porta Praetoria (o Decumana secondo gli storici) della colonia Julia Augusta Taurinorum. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente venne trasformata in fortezza a difesa della città e solo con l’avvento dei Savoia-Acaja, nel XIV secolo, venne ingrandita a castello.

Tra il XV e il XVI secolo, il castello ebbe un ruolo di secondaria importanza, infatti veniva principalmente utilizzato come alloggio per ospiti, fino all’arrivo di Bianca di Monferrato, moglie di Carlo I di Savoia, che scelse il castello come dimora principale. Emanuele Filiberto però ritenne il futuro Palazzo Reale più idoneo alla sua carica e riportò Palazzo Madama alla sua originale funzione di alloggio per gli ospiti.

L’anno di svolta fu il 1637 quando Maria Cristina di Borbone, moglie di Carlo Emanuele II, decise di lasciare gli sfarzi di Palazzo Reale e scelse Palazzo Madama come sua residenza.

La prima Madama Reale, apportò ampliamenti e abbellimenti degli spazi interni ma il suo aspetto attuale si deve alla seconda Madama Reale, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, moglie di Vittorio Amedeo II di Savoia. Quest’ultima infatti commissionò i lavori di restauro al celebre Juvarra che diede inizio al grandioso progetto in stile barocco, di cui solo la facciata arrivò a compimento nel 1721.

Le tracce dell’antico maniero medievale vennero in parte mascherate dall’ambiziosa facciata in pietra bianca.

Il nome del Palazzo prende spunto proprio dalle due importanti reggenze che vi abitarono e che lo trasformarono nel capolavoro odierno.

Nonostante i rimaneggiamenti suggestivi, proprio per le diverse destinazioni d’uso a cui fu adibito soprattutto in epoca Napoleonica, il Palazzo conserva una grande ufficialità e solennità data dagli esterni di Juvarra.

Al ritorno dei Savoia il palazzo divenne dapprima sede dell’osservatorio astronomico dal 1822 e in seguito della Pinacoteca Regia per volere di Carlo Alberto. Nel 1848 divenne sede del Senato Subalpino e in seguito della Corte di Cassazione.

Nel corso del Novecento il Palazzo venne più volte restaurato e dal 1934 divenne sede dell’importante Museo d’Arte Antica.

 

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