CITTA' DI FOSSANO

Fossano è una delle Sette Sorelle della provincia di Cuneo, ovvero una delle sette maggiori cittadine che nel passato dominavano il territorio.

Come riportato da una lapide murata nell’atrio del palazzo comunale, la città di Fossano venne fondata nel 1236 da alcuni borghi in odio ad Asti, anche se cocci rinvenuti durante i lavori di ristrutturazione di alcuni palazzi del centro storico fanno pensare che il luogo fosse già abitato in epoca pre-romana, nell’800 a.C. circa. 

Perse la sua indipendenza nel 1304 quando dichiarò fedeltà al marchese di Saluzzo, Manfredi IV, che poco dopo la cedette agli Angiò che a loro volta, dopo un altrettanto breve periodo, la restituirono ai signori saluzzesi che la diedero definitivamente agli Acaja, ramo della famiglia Savoia.

Proprio ai Savoia tornò quando gli Acaja si estinsero nel ‘400, ottenendo finalmente da Emanuele Filiberto il titolo di Città nel 1566 e diventando poi sede vescovile nel 1592. Il XVII secolo fu segnato da una forte crescita della città, sia dal punto di vista demografico ed economico ma soprattutto artistico e culturale, con la costruzione o ristrutturazione di numerosi monasteri e conventi; crescita che continuò successivamente all’invasione napoleonica e che portò poi la storia fossanese ad intrecciarsi con le vicende del resto della regione.

Il profilo della città è definito dall’imponente Castello degli Acaja, costruzione difensiva trecentesca trasformata successivamente in palazzo nobiliare dai Savoia quando Emanuele Filiberto ci si trasferì con tutta la corte verso la fine del 1500.

Le atmosfere medievali del centro storico, che dal Castello si apre in una serie di vicoli e vie porticate,  si amalgamano quelle barocche delle chiese sparse ad ogni angolo, trovando il punto di collegamento nel settecentesco Duomo di San Giovenale affacciato sulla principale Via Roma. Altri edifici religiosi di rilevanza sono la Chiesa di San Filippo, di epoca barocca, ma soprattutto l’imponente Chiesa della Santissima Trinità, o dei Battuti Rossi, uno degli esempi di barocco piemontese più suggestivi del territorio.

La città di Fossano è inoltre caratterizzata dalla presenza di due passeggiate che permettono di ammirarne la bellezza in tutta tranquillità: la prima, il Viale Bianco, collega il Bastione dell’Annunziata con la Porta di San Martino e permette di ripercorrere la cinquecentesca corte muraria della quale sono ancora visibili alcune tracce; la seconda, l’alberato Viale Mellano percorre il tracciato delle antiche mura della città. Considerata la passeggiata romantica dei fossanesi, si affaccia sul fiume Stura e offre un meraviglioso scorcio panoramico che abbraccia tutto il territorio circostante, dalle Langhe all’arco delle Alpi Marittime.

Per conoscere fino in fondo l’anima medievale della città è consigliabile visitare Fossano durante il penultimo fine settimana di giugno, quando gli abitanti celebrano il proprio passato con il Palio dei Borghi e Giostra dell’Oca, rievocazione che si tiene ogni anno nella piazza antistante il Castello a cui partecipano tutti e sette gli antichi borghi comunali.

Parte del comune di Fossano, ma quasi considerata una realtà a sé stante, è la frazione di Cussanio, nota per il Santuario della Divina Provvidenza a cui è strettamente legata la storia della località.

La leggenda vuole che nell’anno 1521 al pastore sordomuto Bartolomeo Coppa apparve due volte la Vergine Maria, l’8 e l’11 maggio. Durante il primo incontro la Vergine lo curò e gli affidò l’incarico di predicare la penitenza nella città di Fossano, mentre durante il secondo gli offrì del pane, trovandolo affamato, deluso e deriso dagli uomini che aveva incontrato durante la sua missione. Con il 1600 tutto il territorio fu investito dal dilagare della peste, fu così che la città di Fossano si rivolse alla Vergine per scampare il male e fece erigere una cappella sul luogo delle apparizioni facendone meta di pellegrinaggio.

Oggi il santuario è circondato da una grande area alberata ed attrezzata che, soprattutto nei mesi estivi, richiama famiglie e giovani alla ricerca di temperature più miti rispetto alla calura del centro città.