IL COMPLESSO ARCHITETTONICO DELL'AGENZIA

L’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche è il primo ateneo al mondo interamente dedicato alla cultura del cibo ed ha attivato i propri corsi del 2004 grazie all’associazione internazionale Slow Food con la collaborazione delle Regioni Piemonte ed Emilia Romagna.

I suoi corsi di grande flessibilità e matrice internazionale attraggono ogni anno studenti da tutto il mondo ma anche docenti di prestigio, con l’obiettivo di creare una nuova figura professionale con competenze non solo nella scienza, cultura, politica ed economia del cibo ma anche nella sua sostenibilità e comunicazione. I futuri sbocchi professionali sono molteplici e tutti volti a formare veri esperti non solo come chef ma anche come consulenti, agenti, e comunicatori della gastronomia.

La Banca del Vino nasce da un’idea di Carlo Petrini alla fine degli anni 90 con l’obiettivo di costruire la memoria storica del vino Italiano. La cantina ospita infatti ospita vini di oltre 300 produttori, una collezione delle migliori etichette selezionate da una commissione di esperti. Viene considerato un luogo davvero unico al mondo, nel quale molte sono le attività volte a rendere pubblico questo grande patrimonio: dalle degustazioni guidate ai laboratori didattici fino a corsi altamente specializzati creati in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche. 

Il Castello di Pollenzo fa parte delle residenze Sabaude riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità nel 1997. Venne fatto edificare dal patrizio visconteo Antonio Porro nel 1386 ma già pochi decenni dopo prese la forma di prestigiosa residenza feudale dei Marchesi di Romagnano che la continuarono a restaurare anche durante il 1500. Fu però Carlo Alberto ad intuire le potenzialità agricole di Pollenzo e volle creare una vera e propria azienda agricola con vigneti e cantine dove sperimentare la vinificazione durante la prima metà del 1800. Egli riplasmò l’intera cittadina medievale attraverso opere di bonifica, di riassetto idrologico e costruzione di numerose cascine e diede un nuovo volto alle costruzioni del borgo. Questa nuova immagine neogotica e classicheggiante coinvolse diversi figure di prestigio tra cui gli architetti Pelagio Pelagi, Ernesto Melano e Xavier Kurten oltre che numerosi artisti tra cui il pittore Bellosio, l’ebanista Moncalvo e lo scultore Gaggini. Il castello oggi è una proprietà privata.

Collegata al castello è anche la Chiesa di San Vittore, costruita negli anni 40 dell’Ottocento. Le sue forme seguono lo stile neogotico creato dal celebre Ernesto Melano e ospitano pitture del celebre Carlo Bellosio. Al suo interno è possibile ammirare un prezioso coro ligneo del 1500 proveniente dall’abazia di Staffarda.