LA BASILICA DI SUPERGA

La Basilica di Superga considerata un monumento celebrativo in onore della Maria Vergine, fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II dopo aver sconfitto le milizie francesi. La storia narra proprio di un voto fatto dal re in una delle sue ricognizioni al colle durante l’assedio francese; egli consapevole della notevole inferiorità numerica delle sue milizie rispetto a quelle francesi promise di erigere un monumento in onore della vergine se l’avesse graziato con una vittoria.

Il progetto fu affidato al celebre Filippo Juvarra che nel 1716 avviò i lavori, dapprima demolendo la vecchia chiesa e successivamente abbassando la cima del colle per esigenze tecniche. Verso la fine del 1730 la chiesa era quasi terminata e nel 1731 venne solennemente inaugurata alla presenza di Carlo Emanuele III e aperta al culto.

L’ultimazione del mausoleo e delle cappelle annesse atte ad accogliere le tombe della dinastia sabauda vennero completare successivamente, tra il 1773 e il 1778 per mano di Francesco Martinez e Amedeo Rana. La chiesa è a pianta centrale e coperta da una cupola considerata un capolavoro di avanguardia essendo essa composta da due calotte, una esterna e una interna divise da un’ampia intercapedine.

La splendida cappella in stile barocco è preceduta da un pronao sostenuto da 8 colonne corinzie di ispirazione classica, richiamando infatti il celebre Pantheon di Roma. Le decorazioni interne ospitano sculture di Bernardino Cametti, dipinti di Sebastiano Ricci, Claudio Francesco Beaumont, Agostino Cornacchini e Giovan Battista Bernero. All’interno si trova anche la Cripta Reale con i feretri di Vittorio Amedeo II, Carlo Emanuele III, Carlo Alberto e Vittorio Emanuele I, oggi visitabile. Sul retro della Basilica si trova invece il convento, il cui chiostro è collegato alla celebre sala dei Papi in cui è conservata l’unica raccolta al monto di ritratti su tela dei pontefici della storia, Da San Pietro in avanti.

Purtroppo Superga è anche legata ad una tragedia che si compì nel 1949, quando un aereo con a bordo la squadra del Torino si schiantò contro il muraglione della Basilica. L’aereo stava riportando a casa la squadra dopo un’amichevole svolta a Lisbona quando precipitò uccidendo tutti gli occupanti, ben 31 vittime. Questa tragedia fu molto sentita dalla popolazione che partecipò numerosa ai funerali; circa un milione di persone presenziarono.

Oggi la basilica rappresenta un vero simbolo della città ed è facilmente raggiungibile; suggestiva la cremagliera storica che collega Piazza Modena alla basilica, dotata di vetture originali del 1934.

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