LA FUNICOLARE E IL QUARTIERE 'PIAZZA'

Realizzata per collegare i due maggiori quartieri di Mondovì, quello di Breo a valle e quello di Piazza a monte, la funicolare è stata inaugurata il 27 ottobre 1886.

Nel progetto dell’ingegnere Alessandro Ferretti, grande esperto e progettista di ferrovie di montagna tra cui quella del Monte dei Cappuccini a Torino,di San Luca a Bologna e di Monreale a Palermo,le vetture funzionavano a vapore e potevano trasportare circa 700 persone al giorno.

L’anno successivo, nel 1887, a causa di un incidente che distrusse in parte anche la stazione di Breo, furono apportati i primi cambiamenti tecnici che sostituirono la trazione a vapore con quella a contrappeso d’acqua, che rimarrà in funzione fino al 1926 quando la funicolare venne elettrificata.

Purtroppo già nel 1975 la funicolare venne abbandonata per questioni economiche quindi i binari vennero ricoperti da sterpaglie ed erbacce e solo nel 2005 iniziarono i lavori di demolizione del vecchio impianto per inaugurarne uno completamente nuovo nel 2006. Le nuove cabine, frutto della mano del designer Giorgetto Giugiaro, sono molto spaziose (possono contenere fino a circa 70 persone) con ampie vetrate che permettono di godere, durante la salita, di un meraviglioso panorama che abbraccia tutta la città di Mondovì.

Il lavoro di restauro e recupero ha riportato in vita le stazioni e l’impianto, mantenendo però l’originale stile ottocentesco, in particolare nel portale d’ingresso che venne ideato dallo scultore Antonio Roàsio nel 1871 come grandiosa porta d’accesso alla via pedonale che una volta si utilizzava per raggiungere due quartieri.

La funicolare, oggi simbolo della città, unisce i ricordi del passato con impianti moderni capaci di collegare rapidamente ed in modo piacevole le due anime di Mondovì. In cima alla salita, appena usciti dalla funicolare, troviamo Piazza Maggiore, centro del più antico rione della città che dall’alto domina tutta la città.

Nei secoli passati costituiva il centro nevralgico della vita della comunità monregalese e di quelle circostanti, e ancora oggi è considerato un paese nel paese, con il suo intreccio di strette viuzze, piccole piazze e scorci che si aprono su angoli nascosti e molto suggestivi.

E’ sicuramente la parte di Mondovì più interessante dal punto di vista turistico, offrendo al visitatore la possibilità di entrare direttamente in contatto con le peculiarità del luogo rimanendo fuori dai soliti itinerari del turismo di massa.

Si affacciano sulla Piazza centrale i maggiori punti di interesse della città, partendo dalla nostra destra con la Chiesa della Missione, originariamente dedicata a San Francesco Saverio, fronteggiata sul lato opposto dalla Cattedrale di San Donato, chiesa centrale di Mondovì e gioiello del barocco rococò piemontese.

Dalla piazza raggiungiamo il Parco del Belvedere che si spalanca su un panorama che abbraccia tutto il territorio circostante dalle Langhe alle Alpi e al cui interno troviamo la Torre Civica e il Parco del Tempo.

A chiudere la visita del rione Piazza abbiamo due caratteristici musei, il Museo della Ceramica ospitato dal settecentesco Palazzo Fauzone, e il Museo della Stampa.

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