BORGO DI POLLENZO

Pur non avendo dati sicuri sulla sua esatta fondazione, gli importanti scavi archeologici e i conseguenti studi avvenuti tra la seconda metà del XIII secolo e i primi anni del XIV ne datano la fondazione tra il 179 e 170 a.C., rendendola di fatto la più antica colonia della zona, precedendo Alba Pompeia e Augusta Bagiennorum.

Nata come città fortificata per scopi militari (oppidum) venne citata come nodo strategico per Augusta Taurinorum (attuale Torino), per i valichi alpini e per le coste liguri ed ebbe pertanto un grande sviluppo urbanistico tra il I secolo a.C e il II secolo d. C. Purtroppo però, a seguito della nota battaglia del 402, tra i Romani di Stilicone e i Goti di Alarico, Pollentia andò incontro ad un triste declino che vide un progressivo spopolamento a favore delle alture limitrofe. Ad aggravare questo declino contribuì anche il dominio longobardo del VII secolo.

Sul finire del X secolo cominciarono a susseguirsi casate e dinastie che portarono scontri e aspre contese: ricordiamo la distruzione della città per opera della città di Asti nel 1292, il passaggio al Comune di Bra che si occupò della sua ricostruzione e i domini dei Visconti e degli Sforza, fino all’ingresso dei Savoia nel 1762.

Nella prima metà del 1800 il Re Carlo Alberto diede inizio ad un ambizioso progetto di riqualificazione che vide la ristrutturazione del castello, l’edificazione di numerose cascine e la creazione dell’Agenzia che sarebbe dovuta diventare un polo di sperimentazione agricola ed enologica. Di grande importanza furono pertanto tutte le opere di bonifica dei terreni e di riassetto geologico - forestale oltre che la grande campagna di scavi archeologici volti a recuperare antichi siti Romani.

L’Agenzia neogotica Carloalbertina, edificata nel 1833 su progetto di Melano e Pelagi, vantava lavori del pittore Bellosio o dell’ebanista Moncalvo e acquisì pertanto notevole prestigio, un prestigio che si perse negli anni successivi.

Fu solo sul finire degli anni ’90 che, in concomitanza con lo sviluppo del movimento dello Slow Food, il complesso riprese vita e prestigio: nel 1999 l’Agenzia di Pollenzo S.p.a., guidata da Slow food dà inizio all’importante ristrutturazione e alla creazione dell’Università di Scienze gastronomiche, della Banca del vino e dell’Albergo dell’Agenzia, dotato di ristorante.

Nei dintorni della tenuta dell’Agenzia meritano una visita il Castello Reale, residenza Sabauda riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’umanità, e la Chiesa di San Vittore Martire.