PALAZZO CHIABLESE

Palazzo Chiablese, sito nel centro della città di Torino, forma parte dei cosiddetti “Palazzi del Potere”, costituendo punto nevralgico della zona di comando e della Casa Reale dei Savoia. A tal proposito, a poca distanza l’uno dall’altro, sorgono altri edifici dove risiedeva la corte e da dove veniva esercitato il potere politico sabaudo. Grazie alla sua posizione, Palazzo Chiablese è collegato a Palazzo Reale da un passaggio interno, mentre il suo ingresso principale si affaccia su Piazza San Giovanni.

L’edificio unisce al suo interno testimonianze dell’amministrazione della Famiglia Reale e del proprio amore per le arti che conferiscono un tono fastoso alle sue Sale.

Oggetto di numerose vicissitudini, Palazzo Chiablese ha subito, nel corso degli anni, una serie di ristrutturazioni che gli hanno conferito l’aspetto attuale.

Da prima dimora reale di Bernardino di Savoia, Monsignore di Racconigi, l’edificio entra in possesso del Duca Carlo Emanuele I che conferisce l’incarico della riplasmazione della struttura allo stimato Architetto militare Ascanio Vitozzi.

Successivamente, nella prima metà del Seicento, divenne residenza del cardinale Maurizio di Savoia e della consorte Ludovica, figlia di Vittorio Amedeo I. Tuttavia solo a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, sotto il dominio del Ra Carlo Emanuele III, si assistette ad un completo rifacimento architettonico grazie al lavoro dello stimato Primo Architetto Regio Benedetto Alfieri. Con il suo intervento, quest’ultimo donò unitarietà architettonica al Palazzo il cui obiettivo implicava la trasformazione dell’intero isolato. Tra i progetti, l’architetto pianificava un importante scalone d’ingresso al piano nobile e una decorazione in stile rocaille, grazie all’abilità di stuccatori luganesi selezionati.

Nonostante ciò, i lavori si conclusero sotto la guida del suo successore, Giuseppe Battista Piacenza per poi destinare la dimora a Benedetto Maria Maurizio, duca del Chiablese, da cui prese poi il celebre nome.

Più tardi, intorno al 1814, il palazzo è nelle mani dell’ormai vedova Duchessa di Chiablese che quindi poi vede passare la proprietà nelle mani del Re Carlo Felice una decina di anni dopo.

Nel 1851, tra le mura della dimora, si assistette alla nascita di Margherita, figlia di Ferdinando e Maria Elisabetta di Sassonia, prima regina d'Italia.

In epoca contemporanea, intorno agli anni ‘40, il palazzo passò sotto il dominio dello stato; sfortunatamente, però, durante il secondo conflitto mondiale, venne attaccato da bombe di grosso calibro che ne hanno danneggiato la struttura.

Solo negli anni novanta, dopo importanti interventi di restauro a seguito dei danni bellici, il palazzo ha riaperto al pubblico alcune delle sue sale più significative e ricche di arredi. Tra queste, quelle del piano terreno di Palazzo Chiablese, storicamente destinate ad aree di servizio e quasi prive di decorazioni, ospitano le mostre temporanee dei Musei Reali. Le

mostre sono spesso dedicate ai grandi artisti internazionali e permettono al visitatore di compiere un viaggio nella storia e nell’arte, dall’epoca romana fino al Novecento.

Grazie alla sua storia e ai suoi innumerevoli protagonisti, Palazzo Chiablese ospita ora la Direzione Regionale per i Beni Culturali del Piemonte e delle Soprintendenze per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo di Antichità Egizie.

 

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