PALAZZO CARIGNANO

Palazzo Carignano è uno degli edifici più rappresentativi della città di Torino e dell’egemonia sabauda, insieme con Palazzo Reale e Palazzo Madama.
Sito nel cuore della metropoli, deve la sua costruzione alla volontà di Emanuele Filiberto di Savoia- Carignano, detto anche Il Muto, il quale affidò la progettazione al celebre architetto modenese Guarino Guarini. Nonostante si trattasse di uno dei palazzi più suggestivi ed imponenti del Seicento italiano, i lavori ebbero inizio nel 1679 e si conclusero solo sei anni più tardi.
Non tardò troppo nel diventare dimora ufficiale dei Principi di Carignano, ramo cadetto di casa Savoia. Tuttavia, nel 1831 venne ceduto al Demanio e ospitò il Consiglio di Stato. Successivamente, nel 1848, Palazzo Carignano divenne la sede della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino.
Sorto nell’area adibita alle scuderie dal principe Tommaso, capostipite del ramo cadetto Savoia-Carignano, in origine Palazzo Carignano possedeva una pianta a C aperta sui giardini; l’attuale struttura quadrangolare è dovuta all’aggiunta del corpo di fabbrica ottocentesco costruito per ospitare il Parlamento italiano, e terminato nel 1871, dopo lo spostamento della capitale a Roma. Il salone centrale ellittico situato nella parte seicentesca, già destinato alle feste, era stato trasformato nel 1848 in aula del Primo Parlamento Subalpino.
Dal punto di vista architettonico, Palazzo Carignano è uno degli esempi più emblematici del Barocco italiano.
La prima parte della sua costruzione è rappresentata dalla facciata che si sporge su Piazza Carignano; qui emergono giochi di alternanze di parti concave e convesse in stile curvilineo. Secondo l’opinione di alcuni studiosi Guarino Guarini si sia ispirato ai progetti del Bernini per il Palazzo del Louvre. La facciata posteriore, invece, fu costruita alla fine dell’800 e si differenzia in materiale e forma: la pietra bianca e lo stucco rosa conferiscono alla facciata uno stile eclettico, il tutto decorato da particolari colonne ed un porticato.

L’interno del palazzo è ricco di affreschi, stucchi e decorazioni grazie ai quali è stato possibile ospitare due diversi musei nei suoi antri:
- Al piano terreno, nell’Appartamento di Mezzogiorno, maestose boiseries dorate decorano le pareti. Nell’Appartamento di Mezzanotte s’impongono invece gli affreschi realizzati da Stefano Maria Legnani, detto il Legnanino; i suoi lavori infatti vennero realizzati tra fine Sei ed inizio Settecento e si estendono anche ai saloni del piano.
- Al piano nobile, è stato allestito il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, dove è possibile ammirare numerosi reperti, tra cui dipinti, armi, abiti ed uniformi risalenti al regno sabaudo, e ripercorrere un coinvolgente pezzo di storia italiana ed europea. Inoltre, grazie ad un profondo rinnovamento dell’ala e servizi multimediali all’avanguardia, è possibile immergersi nell’epoca e godere delle collezioni esposte nelle numerose aree tematiche.


A partire dal 2011, gli appartamenti sono visitabili con una guida che consente ai visitatori di scoprire usi e costumi degli antenati piemontesi.

 

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