CASTELLO DI MONCALIERI

Il Castello di Moncalieri, conosciuto anche come “Castello Reale” è una delle Residenze Sabaude del Piemonte iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO nel 1997, in quella che viene definita la "Corona di Delizie", destinata allo svago e alla caccia. Il castello fa quindi parte di un circuito culturale, storico, architettonico e ambientale unico, fruibile e visitabile, che ha un valore universale eccezionale.

Il castello reale, situato nella parte alta della città di Moncalieri, è testimonianza storica e documento delle diverse fasi costruttive che, nel corso degli anni, ne hanno modificato l'aspetto.

La sua costruzione data un’epoca di necessità difensiva per la sua posizione dominante del colle.

Fin dall'epoca medievale, infatti, vi era una roccaforte presso la quale trovarono rifugio le genti di Testona quando, a causa delle lotte tra Asti e Chieri, le loro case furono devastate. Anno dopo anno, l’edificio venne integrato da diversi elementi grazie ai numerosi successori che vi soggiornarono. Questo passaggio è già evidente dalla facciata che imperiosa si erge tra i due torrioni quadrangolari in stile barocco al cui centro sono state accorpate due torri medievali dalla forma rotonda.

In un primo momento, Tommaso III di Savoia, detto Tommasino, fece costruire una torre e una porta merlata. Qualche secolo più tardi, Jolanda di Valois ordinò la costruzione di ben quattro torrioni circolari poi inglobati nei successivi rifacimenti. Tuttavia, a causa di periodi burrascosi come quello delle lotte tra Carlo V di Spagna e Francesco I di Francia, il castello subì numerosi danni.

Per questa ragione, solo dopo la pace di Cateau Cambresis nel 1559, con l’ascesa della prima Madama Reale, l’antica fortezza assunse la forma di dimora reale, il cui parco venne arricchito da centinaia di alberi.

Grazie a queste sue nuove vesti e alle sue sale interne, fastosamente arredate, il castello divenne sede di celebrazioni sfarzose. Da allora i lavori di abbellimento furono continui e il castello si impreziosì di capolavori d'arte e di mobili preziosi.

Figure di grande rilievo come gli architetti Castellamonte, Benedetto Alfieri e Francesco Martinez hanno determinato l’espansione della struttura abitativa circostante con edifici di pregio che negli anni vennero adattati alle esigenze del momento; tant’è vero che, durante la dominazione francese del 1798, gli spazi del castello vennero adibiti a ospedale e carcere.

Grazie all’avvio di ampie restaurazioni, il castello tornò ad imporsi come centro di vita nevralgico per la nobiltà e fu così che tornò ad essere possedimenti sabaudo. In epoca moderna, alcuni rappresentanti gerarchi e nazisti, scelsero l’edificio come propria sede.

In epoca fascista divenne sede dei rappresentanti gerarchi e poi dei nazisti; fu infine usato come rifugio per gli sfollati rimasti senza dimora.

A seguito dei grandi conflitti mondiali, più in particolare a partire dal 1948, il castello fu adibito a sede del I Battaglione "Piemonte" dell'Arma dei Carabinieri, che tuttora permane, al

fianco della mostra permanente in omaggio alla Principessa Maria Letizia. L’esposizione, "La vita al Castello. Difesa, loisir, politica e presidio", in cui sono esposti gran parte degli arredi dell’epoca, ha lo scopo di suscitare interesse sul Castello di Moncalieri come residenza reale e patrimonio UNESCO.

Inoltre, nel 1991, gli appartamenti reali sono stati restaurati e aperti al pubblico.

Tuttavia, un nuovo ciclo di restauri ha segnato il castello nel 2008, quando un incendio ha reso inagibile la struttura costringendola a chiudere. Terminato il recupero degli ambienti, dal 2017 è nuovamente possibile visitare la dimora sabauda.

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